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Fondo di Economia

Immagine: Giuseppe Ricca Salerno, Scienza delle finanze, Firenze, G. Barbèra, 1888 (Biblioteca di Economia, RARI II E 262; provenienza: Pietro Sitta), prima di copertina.

Il fondo comprende più di 300 volumi pubblicati dall'inizio del XIX secolo agli anni trenta del XX, per lo più recanti l'ex-libris di Pietro Sitta (1866-1947), che fu Rettore dell'Università di Ferrara per molti anni dal 1909 al 1938. Fu proprio Sitta, Senatore del Regno e docente di Economia Politica presso la Facoltà di Giurisprudenza, a fondare qui il Gabinetto di Statistica da cui poi si sarebbe sviluppata la Facoltà di Economia. Fra i libri che Sitta volle destinare alla Biblioteca, che li acquisì nel 1949, di notevole interesse sono i volumi della Biblioteca dell'Economista (serie I-V), pubblicati a Torino da Pomba, poi UTET, a partire dal 1850. Al fondo appartengono altresì gli Scrittori classici italiani di economia politica (Milano, Destefanis, 1803-1816) ed una scelta di edizioni ottocentesche di opere di economia politica e di classici del pensiero economico, fra cui un esemplare del classico di Adam Smith, la Richesse des nations, edito a Parigi da Guillaumin nel 1859.

Oltre ai volumi del lascito Sitta, è degno di nota un buon numero di edizioni del periodo fascista, che probabilmente appartenevano al primo nucleo documentario della Biblioteca del Gabinetto di Statistica. Si tratta infatti di titoli per lo più relativi a statistiche di argomento demografico ed economico, fra cui pubblicazioni ufficiali dello Stato Italiano e periodici di interesse locale: ne è un esempio il Bollettino statistico di Ferrara, città che all'epoca rivestiva un ruolo di primo piano nel contesto politico nazionale.

Il fondo si trova nella Biblioteca di Economia, all’interno del Palazzo Bevilacqua-Costabili.

 

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